Sul nuovo viadotto dell'aeroporto batte il cuore della “Fagioli” nel ricordo del ponte San Giorgio (R. Bobbio) - FarodiRoma

2022-11-10 17:57:22 By : Mr. ZDAN Shanghai

Dal punto di vista ingegneristico sono state ore notturne di altissima tensione culminate prima dell’alba di domenica 25 settembre con la posa dell’enorme struttura rossa, l’impalcato del cavalcavia di Via Pionieri e Aviatori d’Italia, che scavalca con una sola campata Via Siffredi e la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, con il superamento della portata di 2 tonnellate e mezzo del precedente sopravvia per la realizzazione della futura fermata Erzelli e portare all’Aeroporto di Genova. Un’opera fondamentale che fa parte di un ampio progetto infrastrutturale, voluto da Autorità Portuale, che conta 9 macro interventi con la regia della ditta appaltante, la “Impresa Pizzarotti”, insistendo sul rifacimento della viabilità di Sampierdarena per migliorare il collegamento tra le arterie autostradali e il Porto di Genova e far scemare il traffico pesante dalla viabilità ordinaria urbana.

È di grande impatto visivo l nuovo layout del Viadotto Pionieri ed Aviatori d’Italia che scavalca Via Siffredi e la linea FS Genova-Ventimiglia, arrivato nella sua sede dopo essere stato assemblato nel cantiere aperto in Via Siffredi, nell’area del vecchio distributore; posizionato sul carrello modulare semovente SPMT della “Fagioli SpA”, società di engineering leader mondiale nei trasporti impossibili e movimentazioni eccezionali; con una portata di 500 tonnellate per passare è sotto il cavalcavia ” Guido Rossa”., con una operazione di traslo di raffinatissima professionalità del conduttore Angelo Severini. Questione di centimetri, un calcolo incredibile e un lavoro certosino per questo passaggio: che ha comportata anche la scarificatura dell’asfalto per 7 centimetri per permettere alla enorme struttura di superare a filo il cavalcavia della “Guido Rossa”.

Giunto nel cantiere presso la rotatoria di via Albareto sono iniziate le operazioni di sollevamento. Dopo lo stop dovuto al maltempo e all’allerta gialla con i conseguenti allagamenti della zona del ponente, nella notte tra sabato e domenica l’operazione forse più scenografica e complicata: l’impalcato è stato sollevato grazie all’ausilio di 4 JACK UP dalla capacità complessiva di 2000 tonnellate, poi spostato, ruotato fino a raggiungere la sua posizione. Non è certo facile far passare un ponte in una zona urbana: viadotti, curve, marciapiedi, cartellonistica stradale, arredo urbano e vegetazione rendono sfidante l’obiettivo. Le normali tecnologie non bastano. Bisogna mettere in campo l’intelletto con attrezzature innovative, come quelle utilizzate da Fagioli; in totale sono state cinque, usate simultaneamente per centrare l’obiettivo in pochi giorni e ridurre al minimo i disagi per la comunità genovese: sistemi di sollevamento denominati Jack up e Gantry System, carrelli semoventi SPTM’s, martinetti a recupero di cavi Strand Jacks e gru ad alta capacità. Tutte le tecnologie innovative concentrate in un unico cantiere urbano. Il sistema Jack up ha sollevato il ponte alla quota corretta di varo, 11m, permettendo di oltrepassare le abitazioni e gli ostacoli dell’arredo urbano. Il Gantry System ha permesso l’abbassamento finale del ponte sulle pile, centrandolo al millimetro; i carrelli semoventi hanno trasportato il ponte dall’area di montaggio all’area finale, districandosi tra le vie tortuose e i viadotto. I martinetti strand jacks hanno traslato il ponte per farlo appoggiare sulle sue pile definitive, facendolo scivolare su rulli metallici. E le gru hanno sollevato ed installato tutte le opere ausiliarie e i macchinari, comprese quelle sopra. Ora l’impalcato d’acciaio diventerà la rampa propedeutica alla realizzazione della futura fermata Erzelli/Aeroporto.

Entro il primo trimestre del 2023 dovrebbe essere utilizzabile. così come voluto da Autorità Portuale Genova. Già si pensa in ogni caso a una seconda e attesa opera, frutto dell’investimento di Autorità Portuale e appaltata anch’essa a Impresa Pizzarotti, il secondo gruppo italiano per infrastrutture, il Ponte del Papa che transiterà sul Polcevera. Il prossimo mese inizieranno le operazioni di saldatura e assemblaggio dei conci e la movimentazione è prevista entro marzo 2023.

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