Costruire un grattacielo partendo dall'alto e non dal basso: una nuova tecnologia «top-down» rivoluziona il settore dell'edilizia | Corriere.it

2022-11-10 17:46:58 By : Jane Xu

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La società americana Lift Build costruisce ogni piano di un edificio a livello del terreno per poi issarlo lungo le colonne portanti e fissarlo alle stesse. Risparmiando il 30% dei costi

Il grattacielo Exchange in costruzione in questi giorni a Detroit

C'è una startup americana, la Lift Build di Southfield nel Michigan, che sta sfidando ogni canone del settore edile, mettendo sottosopra - è il caso di dirlo - i sistemi di costruzione dei grattacieli. Il loro metodo prevede la realizzazione delle fondamenta e delle colonne portanti in calcestruzzo con le tecniche tradizionali. Ogni singolo piano viene poi assemblato al suolo attorno alle colonne stesse per poi venire sollevato in aria in modo tale che una squadra di operai specializzati lo posizioni bloccandolo alla struttura. Una tecnologia che ha sviluppi opposti a quelli consueti che prevedono invece un processo di costruzione di telai in acciaio, pavimenti, pareti e tutti i componenti in altezza. 

Il sistema di business  Il concetto della costruzione top-down ha origine all'inizio degli anni '70 ma solo nel 2018 l'evoluzione dei materiali e delle tecnologie produttive ha reso questo sistema possibile e vantaggioso rispetto a quelli convenzionali. Lift Build, che ha solo una manciata di dipendenti ma conta una dozzina di diversi brevetti sia per la costruzione top-down che per i processi di produzione, fa da consulente nella progettazione e nella realizzazione ad una società edile. Nel caso delle foto - Exchange, un palazzo residenziale di lusso di 16 piani e 63 metri di altezza nel quartiere di Greektown in centro a Detroit - il "committente" è una multinazionale americana del settore immobiliare che poi ha realizzato anche le due colonne, le cosiddette "spine strutturali". LiftBuild poi ha bisogno dei propri fornitori partner che sono gli unici in grado di produrre le componenti necessarie alla realizzazione. 

Come si edifica  La struttura dell'edificio è costituita da due colonne strutturali in cemento e da una serie di impalcati con struttura in acciaio per il tetto e i pavimenti. Le pareti centrali sono spesse tra i 25 e i 30 cm e ospitano le scale e gli ascensori e ad esse vengono poi giuntate le piattaforme allestite in precedenza a livello del suolo. Una volta assemblato il piano orizzontale (75 tonnellate di acciaio e 110 metri cubi di cemento), vengono installate le pareti prefabbricate esterne della facciata. Quando ciascuno dei piani del grattacielo (500 tonnellate per 1.000 metri quadrati) è pronto per essere sollevato, si mettono in funzione otto martinetti con 200 tonnellate di capacità ciascuno, allestiti a terra e collegati con sistemi di carrucole e di sartiame in acciaio alla parte superiore. I segmenti del pavimento salgono a una velocità compresa tra i 6 e i 9 metri all'ora. I pavimenti vengono poi imbullonati alle colonne. Nessuna capriata e nessun altra struttura sul tetto sostiene i solai. Ci sono volute circa 10 ore per alzare e bloccare il piano più alto, prima che fossero realizzati collegamenti strutturali permanenti alle colonne. Questo sistema per sollevare i piani non ha bisogno quindi di gru a torre che, nel caso specifico di questo palazzo di Detroit, non avrebbero potuto essere utilizzate data la estrema vicinanza del grattacielo alle strade, alle attività commerciali e alla metropolitana di superficie nelle vicinanze. 

I vantaggi del metodo Lift Build sono lampanti. Si risparmiano costi: eliminando la necessità di gru a torre, le inefficienze nel trasporto dei materiali su e giù è stato ridotto del 300%. Non solo: imbullonare il piano alle colonne portanti elimina anche la necessità di costruire a monte un telaio esterno in acciaio (non ci sono infatti colonne negli angoli dell'edificio ampliando la vista di chi sta all'interno) risparmiando notevolmente su acciaio e cemento. E poi, per sua natura, questo sistema di costruzione dà la virtuale certezza del preventivo e livelli più elevati di qualità del lavoro. Si risparmia tempo: un progetto simile di 10 piani e oltre 55.000 mq è stato realizzato il 46% più velocemente rispetto alla costruzione tradizionale. Questo approccio di realizzazione "verticale" consente di ridurre la complessità della costruzione, gestire al meglio il flusso di arrivo dei componenti e lavorare in contemporanea su più fronti, riducendo al minimo le variabili nel processo di consegna. E poi ovviamente ci sono meno incidenti: lavorare al livello del suolo sito in un ambiente sicuro massimizzando la costruzione fuori fa la differenza. Un grattacielo edificato secondo i metodi convenzionali richiederebbe che i pannelli esterni venissero installati da lavoratori che indossano imbracature di sicurezza e volano a decine di metri dal suolo, sfiorando i materiali portati in quota dalle gru. In questi cantieri invece non c'è nemmeno un muratore che abbia in tasca un metro a nastro perchè non serve!

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